Mauro Valenti

/Mauro Valenti
Mauro Valenti 2020-09-18T16:00:35+00:00

Testi / Opere

In una grande caffetteria di Milano, avviene lo scambio fortuito di due zainetti identici, da questo semplice incidente si sviluppano storie che sembrano viaggiare su piani diversi, ma che poi s’intrecciano, coinvolgendo persone simili a quelle che possono interagire con tutti noi, nel nostro vivere quotidiano. Normali individui che si muovono nello scenario della grande città, spinti da interessi comuni o divergenti, vengono a mescolarsi tra di loro, carichi del proprio vissuto, delle loro momentanee pulsioni e forse dei loro sentimenti futuri.

Nell’odierna Milano delle sue strade dello shopping e dei bar si possono incrociare, tra i tanti, una matura ricercatrice universitaria, con alle spalle l’abbandono in giovane età di un figlio e una successiva carriera da truffatrice informatica e un giovane architetto, diviso tra la precaria insoddisfazione per il lavoro e gli slanci intensi che lo pervadono nella sua passione per la poesia. Così come ci appaiono, tra le pieghe di silenziosi Parchi cittadini e gli uffici di rampanti aziende, le frenetiche azioni di una giovane agente immobiliare, tutta tesa al successo economico pur sul crinale scivoloso dell’onestà e l’ingenuo e totale amore, nato improvviso e fragoroso nell’animo di una studentessa.  Nei palazzi del potere compaiono poi gli uomini che cercano di risolvere la grande truffa, magistrati compiti o stressati, poliziotti vanitosi o prudenti, consulenti perspicaci o supponenti, tutti con i loro pregi e le loro debolezze che tentano di mostrare sempre le loro forze e mai le loro nascoste fragilità.

E’ la narrazione di un pezzo di vita di Milano e di ogni altra grande città, che fa incrociare per attimi, momenti e forse neppure mai direttamente, persone diverse tra loro che nell’alchimia di uno scambio casuale, mutano le loro esistenze, ma mai sempre in positivo, come in fondo è davvero la vita vera.

Il Novecento è appena iniziato e dalle colline del Chianti un bambino di otto anni è costretto a partire ed emigrare, per la povertà della sua famiglia che lo affida per soldi ad un “caporale” reclutatore di minori, fino in Argentina e da solo. Il bambino si ritrova in un nuovo continente, assieme ad un piccolo gruppo di poveri coetanei come lui, con i quali condivide duri lavori e continue vessazioni e patimenti sotto il controllo di avidi balordi, dediti alla violenza ed allo sfruttamento. Affrancatosi con una fuga da quei duri malfattori, anche aiutato da onesti emigrati italiani, trascorre poi più di dieci anni nelle “Americhe”, lavorando sempre duramente ed inviando costantemente i suoi guadagni alla famiglia in Italia. Vive così momenti difficili, ma anche avventurosi, tra Buenos Aires, la Pampa e l’Oceano Atlantico, fino al suo ritorno in patria perché richiamato alle armi nel 1917 per la Prima Guerra Mondiale. Si ritrova così a combattere valorosamente prima sull’Isonzo e poi addirittura sul fronte francese con il Corpo di spedizione Italiano, dove, a pochi giorni dalla fine delle ostilità, rimane ferito in prima linea.

Annacarla Lippi, ricca imprenditrice di mezza eta’, sta preparando la cena nel suo appartamento al terzo piano di un condominio di Via Merisi 8, in un quartiere residenziale di una citta’ di provincia toscana, quando suonano alla porta. Appena lei apre, viene aggredita da una persona, che dopo averla strangolata con una forte stretta alla gola, fruga poi nell’appartamento, ruba  i pochi contanti e gioielli che trova ed alla fine fugge indisturbata, il tutto nel massimo silenzio. Si apre cosi’ il romanzo che tratteggia poi brevemente la storia della vittima dell’omicidio. I suoi tradizionali trascorsi familiari, prima di giovane ereditiera di una facoltosa famiglia di imprenditori, poi moglie di un noto avvocato cittadino e madre irreprensibile di due figli maschi, oramai piu’ che adolescenti; poi i suoi ultimi clamorosi cambiamenti, che la vedono innamoratissima di uno sconosciuto e pronta per lui alla separazione dal marito. Le indagini sull’assassinio vengono condotte dal Commissario Valerio Tuman che si avvale anche ufficiosamente dei suggerimenti dell’ex Maresciallo dei Carabinieri Angelo Pierli, che, lavorando dopo la pensione in un agenzia di investigazione privata, si e’ trovato proprio la sera del delitto, incaricato dal marito della vittima, a controllare il condominio dove risiedeva la vittima. I piu’ probabili colpevoli sono riconducibili agli inquilini presenti nell’edificio in cui e’ stato commesso l’omicidio. Vengono analizzati precedenti, moventi e caratteristiche di tutti i soggetti li’ residenti, le storie che emergono descrivono le pulsioni e le storie di una varia umanita’, che pencola tra personaggi di dubbia moralita’, innamorati respinti, personaggi falliti, fino a giovani ambiziosi e senza scrupoli. Trasversalmente alle indagini  s’innestano anche storie di traffici illeciti con l’Est Europa e trame doppiogiochistiche di Servizi di Intelligence che possono inquinare le indagini. Tutto questo, nello scenario di una tranquilla e sonnolenta citta’ di provincia, con i suoi riti tradizionali, le sue antiche famiglie , i suoi affari piu’ o meno leciti e le sue inevitabili mollezze e debolezze. La collaborazione dei due investigatori, pressati sempre dai poteri cittadini che vorrebbero sempre chiudere il tutto approssimativamente, portera’ alla fine alla soluzione del caso, non senza sbandamenti momentanei, colpi di sfortuna pilotati, ma anche acume e perseveranza da buoni investigatori.

Oggi è il 5 Maggio ed alle ore otto l’ingegner Luigi Frattini entra nel suo ufficio, come sempre in anticipo sui suoi colleghi e collaboratori, saluta cortesemente il portiere e si dirige, stretto nel suo vestito grigio di ottimo taglio, verso la sua stanza. Si toglie con cura la giacca e si siede al suo perfetto ed ordinato posto di lavoro, accende il computer e comincia a scorrere sullo schermo gli appuntamenti e gli impegni giornalieri, ma poi si ricorda, che oggi non avrebbe potuto soddisfarli. Si rialza, riprende la giacca, spazzola via un granello di polvere dalla spalla ed esce dalla sua stanza.

Si è ricordato che oggi ha deciso di uccidersi.

Premi / Riconoscimenti

2019 1° Premio per la Narrativa edita XXI Edizione Concorso Letterario “Tagete” per “Un nonno di otto anni”.