Alberto Chiodini
Biografia
Alberto Chiodini nasce ad Arezzo, in un piccolo paese dell’hinterland, Rondine, situato, sulle sponde dell’Arno, diventato famoso come cittadella della pace, il 10/06/1946. Ha iniziato gli studi classici interrotti a metà per gravi problemi di salute. Tre figli e cinque nipoti, scrittore per diletto. Spazia dalla poesia alla prosa, dalla lirica alla satira, alle filastrocche per grandi e piccini, al vernacolo Aretino. Ama scrivere della sua terra e i suoi personaggi. La prima pubblicazione risale al 2004, una silloge di 47 liriche. Nella poesia ama la musicalità, nella prosa la concisione.
Testi / Opere
“Eroi Minuscoli” personaggi del territorio di Capolona o che con esso hanno avuto a che fare durante la resistenza.
“Il canto del gallo” l’uomo che sconfisse anche la morte. Storia di Mario D’Agata, pugile sordomuto, campione del mondo dei pesi gallo dal 1956 al 1957, nel periodo agonistico: dal 1950 al 1962.
Tara Baralla” è un’opera divisa in due parti. La prima parte è composta dai racconti di un vecchio bugiardo, il cui nomignolo, Baralla, da il titolo al libro, e degli abitanti di un paesino sperduto tra i boschi dell’alto Valdarno, noti per le loro stravaganze o presunte tali, tanto da essere chiamati “i matti da Gello”. Sono racconti divertenti, nati non dalla fantasia dell’autore, ma sentiti nell’arco della vita ascoltando la gente. Le storielle sono di una tale ilarità che aiuteranno a far tornare il buon umore anche a chi l’ha perduto. Una risata può salvare dallo stress e dalle brutture quotidiane. Nella seconda parte i cultori della poesia possono godersi liriche, anche in metrica, e aforismi di vario genere, prevalentemente a sfondo amoroso e sociale. Infine filastrocche e satire a dare un tocco di salacità all’opera.
Una donna di mezza età, ancora piacente, influenzata dai programmi televisivi su fatti di cronaca nera, diventa protagonista di un caso enigmatico, spinta dal desiderio di popolarità. Rosella Plagiati, dopo una gioventù spensierata, condita da numerosi amori, sposa un imprenditore orafo aretino; sono gli anni del boom economico. La coppia può permettersi una vita agiata, ricca di feste, ricevimenti, viaggi e vacanze. Visitano quasi tutti i posti più belli del Mondo. Dal matrimonio nascono due figli alla cui crescita ed educazione, Rosella si dedica con cura e amore. Poco dopo aver compiuto i cinquant’anni Rosella si ritrova sola: i figli prendono la loro strada, il marito è assorbito completamente dai problemi aziendali, provocati dalla lunga crisi economica mondiale. Sente il vuoto intorno a se e rischia di sprofondare in una cupa crisi depressiva; nel tentativo di reagire matura il piano per RAGGIUNGERE LA CELEBRITÀ. IL FINALE LASCIA L’ENIGMA: omicidio o disgrazia? A ognuno la libertà di scegliere la soluzione. Il romanzo vuol essere un tentativo di denuncia verso quelle trasmissioni che, con l’alibi della cronaca, plagiano i telespettatori. Protagoniste le donne, gli uomini sono di contorno.
“Zitti tutti … parlano loro” – ciclisti aretini( professionisti, dilettanti e donne) dal 1900 al 2010.
“MUR MIO – poemetto in dialetto aretino. Storie e aneddoti della civiltà contadina dagli anni ’30 e anni ’70 del XX secolo
“Stati d’animo” – silloge di 47 liriche , che spaziano dalla vita all’amore, dalla felicità al dolore dalla guerra alle stagioni fino ad arrivare dalla morale che emerge dal colloquio fra animali.