Andrea Amedeo Sammartano

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Andrea Amedeo Sammartano 2020-04-20T15:43:24+00:00

Andrea Amedeo Sammartano

Biografia

Nato a Tripoli (Libia) nel 1950, Andrea Amedeo Sammartano, dopo l’avvento al potere del colonnello Gheddafi, si è stabilito in provincia di Arezzo dove abita e lavora. Profondamente colpito dalla differenza tra le relazioni sociali vissute nel Paese che gli ha dato i natali e quelle che lo hanno investito al rientro forzato in Italia, si è nel tempo distaccato dai valori a cui pensava di doversi riferire per cultura e educazione, per fare propri quelli apprezzati durante la sua giovinezza nel periodo post coloniale in Libia. La pubblicazione del suo primo romanzo autobiografico Festa grande alla Dahra ha sorprendentemente suscitato l’attenzione e l’interessamento del­le Università di Boston, Connecticut e Stony Brook di New York. Tale considerazione si è concretizzata con la pubblicazione sulla rivista “Forum Italicum” del Centro Studi dell’Università Stony Brook di un saggio e di una recensione sulla peculiarità dei contenuti del testo che rivelano nell’autore una personalità, sia da un punto di vista storico che strettamente letterario, evoluta. Nel mese di marzo 2013 l’autore è stato ospite nelle stesse università per una serie di conferenze sull’inconsueta visuale del periodo storico che scandisce il percor­so proposto nel romanzo.

Testi / Opere

Festa grande alla Dahra è il racconto del compimento di una aspirazione e del timore di perderla nel momento in cui questa si concretizza. Molto attinente alla storia politico sociale della Libia, così deturpata dagli anni ‘50 in poi fino ai nostri giorni, la narrazione segue le tracce di un giovane nato a Tripoli da genitori italiani, ma ormai a un passo dal riconoscere quella terra la sua vera patria, che vagheggia negli anni ‘60 una svolta che faccia uscire il paese dalla spirale della corruzione e del giogo neo coloniale. Il sogno si avvera all’alba del primo Settembre 1969, ma quanto durerà per lui?

La Libia di cui spesso sentiamo parlare da chi non ha mai personalmente vissuto la sua interiorità più peculiare, è la vera protagonista di questo racconto autobiografico che descrive, partendo da un sogno, l’amore del protagonista Amedeo per tutto ciò che essa rappresenta.

Normalmente i motivi dei cambi di identità, specie per i nati all’estero, sono fenomeni non ben identificati. In questo caso, siamo ancora di fronte a un italiano nato in Libia o è ormai ineludibile il lui l’evidenza identitaria di un libico di origini italiane?

Non è pensabile di poter interpretare la controversa storia di un uomo politico come Muammar al Gheddafi prescindendo dal fatto che egli abbia perseguito, quando ormai il socialismo sovietico si avviava al suo tramonto, il tentativo più radicale di proporre un sistema politico, economico e sociale alternativo al capitalismo e allo stesso comunismo. Politicamente, la teorizzazione (il libretto verde) e la concretizzazione (i congressi e i comitati di base) del tentativo di proporre (imporre) in Libia una democrazia diretta è stato un suo obiettivo costante. Considerato il contesto (embarghi e attacchi militari statunitensi), sotto il suo regime la Libia e il suo popolo si sono emancipati con evidenza in ogni  ambito e, grazie alla sua guida, senza peraltro cedere alla decadenza occidentale in cui versano la maggior parte dei paesi arabi. Tutto ciò non è servito a salvarlo, ma neanche, alla luce di quello che è avvenuto nei paesi del nord Africa dopo la sua coerente fine, a riconsiderarlo sotto un’altra luce. Questo scritto, con consapevolezza e dati storici alla mano, tenta l’impresa disperata.

Premi / Riconoscimenti