Barbara Sodi

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Barbara Sodi 2020-05-15T17:38:53+00:00

Barbara Sodi

Biografia

Barbara Sodi, nata ad Arezzo, dopo la maturità classica, si è laureata in giurisprudenza e svolge la professione di avvocato.  Nel 2017 ha pubblicato Il Segnalibro, primo romanzo di una trilogia che rappresenta una lettura dell’esistenza in cui attraverso la poesia, l’amore, la compassione, il senso di comprensione, si pongono interrogativi sulla vita, sulla ricerca della verità, sul bello, sulla morte. Ha pubblicato in seguito tre raccolte di poesie: Sedici, a metà del ricordo, pubblicata nel 2008, Facce rosse, nel 2009, Opificio dell’amore, nel 2010.

Ha creato un proprio sito, www.barbarasodi.it – write is my home on this earth, decidendo di uscire dalla sua solitudine perché questo è il tempo delle ali, il tempo della poesia, il tempo della scrittura, perché il poeta è acqua, roccia, vento e fuoco e mentre leggi i suoi versi, vedi schiudersi per il tempo e lo spazio fiori dai magnifici colori: è la poesia che alta vola sopra ogni umana miseria

Testi / Opere

“Il Segnalibro” è una novella cosmica da leggere nei giorni in cui nulla sembra avere un senso. E’ stata definita un’operetta morale, in cui un poeta e un romanziere dialogano fra loro e con altri personaggi (Soladìo, Colore, Iside, Ignoto, Dolce Domatrice, la donna dai capelli rossi) sul senso della vita, colti da un pessimismo cosmico inquietante, accompagnati dal ricordo di altre vite, che costituiscono altrettanti segnalibri nell’esistenza di ciascuno di noi, con la ‘Morte, che segna nel libro eterno il momento del passaggio, del ritorno a casa nell’universo’.Una lettura intima e spirituale dell’esistenza individuale, caratterizzata da un cammino ricco di profumi, emozioni e infine di speranza, in cui si pongono attraverso la poesia, l’amore e la compassione, gli interrogativi sulla vita, sulla ricerca della verità, sul bello, sulla morte. Una forte capacità di porsi altro da sé caratterizza il ricordo delle vicende biografiche vissute intensamente e considerate semplicemente come un granello del cosmo, dove scorre un’armonia fatta di suoni e di colori, al di là del tempo e della materia. Lo stile rapido ed evocativo del verso viene trasferito in una prosa avvincente, impegnativa e pervasa di significati e uno dei personaggi, il romanziere, dice di sé: ‘Vorrei scrivere un libro bellissimo per dimostrare che le nevicate di questi anni hanno un senso, che è quello il motivo per cui sono venuto in questo mondo e che è così che dovevo fiorire, perché ho un messaggio da dare […] Io canto, è vero, scrivendo, ma vorrei che il mio canto fosse sentito da tutti’.

Molte volte ho resistito all’impulso di scrivere all’idea che ogni pensiero è necessariamente parziale, a maggior ragione se sul senso di questa vita, sconoscendo quanto accada dopo la morte. Tuttavia l’impulso si è sempre ripresentato con costante certezza fino a divenire, ad esso cedendo, medicina ed a spingermi a raccogliere e condividere in Sedici le tracce del sogno che mi accompagna nel cammino.

      In questa raccolta si apre un sipario celeste sulla bellezza che ci circonda, sulla profondità della nostra anima, sul mistero delle cose, fino a tratteggiare come le nubi radenti le creste nella nebbia rosata del mattino un altro spazio e di nuovo un saluto.

      Una certezza sempre: il non senso del male.

Premi / Riconoscimenti

Menzione speciale della Provincia di Milano alla poesia“dove i pini si gettano nel mare”, contenuta nella silloge “Sedici”, (2009)

Secondo posto per la poesia per la silloge “Sedici” XI Premio Tagete (2009)

Secondo posto per la poesia per la silloge “Opificio dell’amore” XII Premio Tagete (2010)