“Tagete” Chi era costui?

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“Tagete” Chi era costui?

Tagete: Il fascino della divinazione Etrusca

Bellissima serata al MUSEO ARCHEOLOGICO di Arezzo : TAGETE, chi era costui? la risposta è stata data dalla approfondita relazione del Prof. PAOLO CARRARA, introdotto dal Prof. Nicola Caldarone, Presidente dell’Associazione che del mitico divino ‘puer senex’ porta il nome, e seguito dalla Dott.ssa Maria Gatto, che degli Etruschi ha ripercorso i ‘segni’ archeologici e letterari rimasti nella terra aretina. 
In realtà la civiltà etrusca, permeata da un forte senso del ‘sacro’, di un forte contatto con la natura – una società in cui la donna era considerata e rispettata – è alla base di tanta cultura del nostro territorio e può essere un forte elemento di coesione e riferimento ancora oggi. Gli Etruschi, fusi poi con i Romani conquistatori e con i Greci conquistati, sono le nostre radici e il Museo di Arezzo ne conserva reperti meravigliosi e tanti altri sono sparsi nei più importanti musei italiani e stranieri..
Taghes, nome antico di Tagete, è una figura citata da Cicerone, Ovidio, Festo, Giovanni di Lidia, Proclo, Porfirio, autori che ne hanno variamente descritto le caratteristiche e quelle della figura di Tarconte, il contadino ( o aruspice?) che lo vide balzare dal terreno a Tarquinia.
Una cosa colpisce: questo fanciullo nato già con la parola e il senno, può dirsi il simbolo dell’anima che scende nella materia e poi riemerge e detta parole sacre… Simbolo anche, come ha sottolineato il prof. Caldarone, del poeta, del letterato, dello spirito di chi vuole parlare dei valori basilari della vita.
Cosa da non trascurare in una società che a volte sembra desacralizzare tutto.
Grazie a tutti gli intervenuti. L’associazione Tagete vi aspetta il 22 novembre ore 16,30 in Sala dei Grandi

P.F.

2018-11-19T18:34:32+00:00